Storia
Nell’Abbiategrasso dei primi anni sessanta, in viale Mazzini, in corrispondenza dell’odierno numero civico 62, ai bordi dell’ora scomparsa Darsena del Naviglio Grande, spiccava con il suo bel colore rosso acceso, solitario ma frequentatissimo, l’antesignano di tutti i campi da tennis abbiatensi di oggi, dal lontano 1923 sede storica del Tennis Club Canottieri Aurora.
Nelle calde estati abbiatensi il campetto era il testimone silenzioso di lunghe e cavalleresche sfide tra antagonisti irigorosamente vestiti di bianco che calzavano le mitiche “Superga” e brandivano pesantissime racchette di legno incordate artigianalmente con preziosissimo budello.
Nel 1967 la società Canottieri Aurora trasferì la propria sede nel nuovo complesso situato nei pressi della Cascina Cerina della Mensa ed un gruppo di dipendenti della società italo-svizzera Nestlè chiese ed ottenne di poter usufruire del vecchio campo di viale Mazzini, altrimenti avviato ad un triste abbandono, fino a quando l’area sul quale sorgeva, che era stata destinata all’edificazione dai proprietari, non fosse divenuta oggetto dei lavori di costruzione degli stabili. Nel 1968 il vecchio campetto venne smantellato e molti abbiatensi non avrebbero mai giocato a tennis se non fosse stato per la disponibilità del geom. Vittorio Invernizzi che, per puro spirito sportivo, sospinto dalle convincenti parole dei signori Renato Lavezzi e Giovanni Scazzina, decise di costruire due campi di gioco in località Crivellino, lungo la stradina sterrata ed ombreggiata che, costeggiando la tranquilla Roggia Boschetto, conduceva dal rione San Pietro a Cassinetta di Lugagnano.
Nella seconda metà del 1969 il nuovo complesso sportivo fu inaugurato e i dodici soci fondatori dovettero autotassarsi per far fronte al pagamento dell’affitto e per sostenere le prime spese di manutenzione dei campi, del piccolo edificio (con tanto di camino rustico) che fungeva da club house e spogliatoio e delle altre strutture che comprendevano un indimenticabile minigolf, un tavolo da ping pong in cemento, un muro di allenamento e un campo da calcio con porte artigianali.
Nel primo anno di attività, con una quota di adesione fissata in lire quindicimila, il numero degli iscritti arrivò a novanta, superando di gran lunga anche le più ottimistiche previsioni dei promotori del club. Negli anni settanta, sotto la presidenza di Carlo Pernatsch prima e Giovanni Scazzina poi, l’attività agonistica si intensificò e il T.C. Boschetto grazie alla collaborazione di Francesco Scarioni, vincitore nel 1971 del primo trofeo Città di Abbiategrasso e nel 1974 di una memorabile edizione della prestigiosa “Coppa Levissima”, potè prendere parte alla Coppa Italia e schierare oltre ad una giovane ed agguerrita squadra maschile anche una validissima quanto rara, per i tempi, compagine femminile.
Il sodalizio abbiatense, per precisa volontà dei dirigenti che si proponevano di avvicinare al tennis un numero sempre crescente di praticanti, ospitò numerosi tornei di grande importanza e creò la Commissione Sportiva, organismo che da allora ancor oggi, rinnovato ciclicamente nei suoi componenti con l’innesto di forze nuove, opera al servizio dei soci per supportarne l’attività agonistica.
Il numero dei frequentatori intanto aumentava sempre di più di stagione in stagione e nel 1982 settantacinque soci, dopo aver costituito il ” T.C. Boschetto Società a Responsabilità Limitata”, riuscirono ad acquistare il terreno sul quale sorgevano le strutture.
Nel 1985, presidente Davide Brambillasca, con un aumento di capitale, si rinvennero i fondi per iniziare i lavori di costruzione della piscina e del campo in sintetico con copertura fissa e si procedette all’ampliamento degli spogliatoi e della Club House. Grazie ad una oculata amministrazione delle risorse economiche, confidando esclusivamente nelle loro forze, nel 1988 i soci poterono acquistare del terreno adiacente al nucleo originario portando a 13.000 mq l’area di totale proprieta’ del circolo. Nasceva nel frattempo la Scuola Tennis diretta da Daniela Legè che da subito ebbe un notevole successo e che da allora ogni anno accoglie, con lo stesso impegno e comprovata professionalità, neofiti, campioncini e campionesse in erba ed esperti agonisti.
Nel 1994 il consiglio direttivo del circolo, guidato dal presidente Roberto Colombo, diede il via ai lavori per la realizzazione di un quarto campo da tennis, in erba sintetica, coperto da struttura mobile e di un nuovo e ampio campo da calcio ed infine, nel 1999, quale ultimo atto di una trasformazione sempre mirata alla soddisfazione delle esigenze dei fruitori, si completò la ristrutturazione della club house che venne dotata di un bar, di una segreteria, di una sala televisione, di un luminoso locale affacciato sui campi da tennis principali, di un gazebo con annesso barbecue, di funzionali spogliatoi e di un accogliente salone a completa disposizione dei soci, per assemblee, riunioni conviviali, tornei di scopa d’assi, scala 40 e Burraco.
Nel 2016 la Società Sportiva Dilettantistica Tennis Club Boschetto guidata da Maurizio Massari in sinergia con la Proprietà presieduta da Giorgio De Angeli ha introdotto numerose novità.
Le più importanti sono il riconoscimento FIT della Scuola Tennis e la rivalorizzazione del campo polivalente basket/pallavolo con la annessa creazione di un campo da calcetto per i bambini. Sicuramente la novità più grande è stata la copertura dei campi in terra rossa durante la stagione invernale con una struttura pressostatica installata a fine 2016.
Molti altri sogni e molte idee nuove animano le discussioni che quotidianamente avvengono tra i soci del T.C. Boschetto, circolo tennistico giovane, attivo, ricco di iniziative e sempre aperto a proposte costruttive, ma soprattutto verde oasi di sport, di relax e di serenità per tutti.